Firenze

Rossella, uccisa dalla 'ndrangheta la sua storia in una web serie

La storia della ragazza fiorentina che scomparve a 25 anni nel silenzio, diventa un video racconto firmato da Emanuela Gasbarroni: "Verso il domicilio sconosciuto"

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Pillole video di poco più di un minuto per raccontare la storia di Rossella Casini, una ragazza fiorentina misteriosamente scomparsa nel 1981, uccisa, racconterà molto più tardi un pentito, dalla 'ndrangheta calabrese. Aveva 25 anni e il suo corpo non è mai stato trovato. Fino a poco tempo fa nessuno aveva mai visto neppure una sua foto, poi la giornalista Edi Ferrari si è messa alla ricerca e ne ha scovata una, grazie all'università.
La prima puntata della videostory
La seconda
La terza clip della web serie
La quarta
La quinta
La sesta
La settima
L'ottava puntata
La nona puntata
La decima puntata
L'undicesima puntata
La dodicesima puntata
La tredicesima puntata

La serie, realizzata da  Emanuela Gasbarroni – giornalista e documentarista – si chiama “Verso il domicilio sconosciuto” perchè sul certificato di stato civile di Rossella c'è scritto proprio “Domicilio sconosciuto”.
Giusy Salis e Fiamma Negri, autrice e attrice, stanno portando a teatro uno spettacolo, ispirato alla sua storia  e stanno indagando per  raccontare sempre di più la storia di Rossella, che presenta ancora tanti aspetti misteriosi. Anche l'associazione Libera sta tentando di diradare l'oblio del dramma di una ragazza, che a Firenze pochissimi conoscono. 
 
Le puntate racconteranno  la ricerca di Fiamma  e Giusy sulla vita di Rossella Casini e andranno in onda ogni due giorni fino alle Giornate per la Legalità, organizzate per il 17 e 18 marzo  da Libera, al teatro della Pergola a Firenze.
 
Rossella a 21 anni si era fidanzata nel 1977 con un ragazzo calabrese, Francesco Frisina, suo coetaneo, vicino di casa in borgo La Croce in pieno centro a Firenze, dove era salito da Palmi per studiare economia all'Università di Siena.

La ragazza, prima vive il lutto del suo ragazzo cui uccidono il padre, poi il gravissimo ferimento alla testa dello stesso Francesco, che convincerà a farsi curare all'ospedale Careggi di Firenze e a raccontare ciò che sa di quelle faide familiari legate alla 'ndrangheta, che mietono decine di morti.
Il ragazzo prima parla con gli investigatori, poi ritratterà tutto.
Rossella diventa un elemento estraneo da eliminare. La sua ultima telefonata ai genitori è del 22 febraio 1981. Poi più nulla.

I genitori la cercano ovunque. La madre morirà dopo qualche anno, il padre fa in tempo a leggere sui giornali nel 1993 la dichiarazione del pentito che racconta che la ragazza era stata uccisa, fatta a pezzi e gettata in mare, indicando mandanti ed esecutori.
Nel 2006 una sentenza definitiva assolve tutti. Nessuno è in carcere. Nessuno è rimasto a ricordare il sacrificio di questa ragazza che credeva nella giustizia. Circolava una sola foto tessera, un'altra è stata trovata nell'estate del 2013 negli archivi universitari.