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Iraq, bombardata base militare, un morto e otto feriti

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Ucraina, rapiti osservatori Osce. Milizie filorusse: "Spie di Kiev"

Giornata ad alta tensione dopo il messaggio di Mosca: "Kiev fermi tutte operazioni militari ad est". Ue e Usa pronti a nuove sanzioni a Mosca. Yatsenyuk: "Vogliono la terza guerra mondiale". Il premier domani a Roma incontra il Papa e Renzi. Abbattuto elicottero militare governativo

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KIEV - Tredici osservatori della missione Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) nell'Ucraina orientale sono stati sequestrati dai separatisti filo-russi. Il gruppo, accusato di spionaggio, stando a quanto confermato dal governo di Kiev, è stato fermato dai separatisti armati vicino a Sloviansk. Dalle prime informazioni risulta che dello staff fanno parte tre soldati e un interprete tedeschi, e osservatori militari della Repubblica Ceca e di Polonia, Svezia e Danimarca. L'episodio è stato definito 'scioccante' dal vice ministro degli esteri di Kiev, Danylo Lubkivsky, che ha chiesto il rilascio degli ostaggi.

Proprio oggi Mosca ha chiesto a Kiev di interrompere "qualsiasi tipo di azione militare" nell'est dell'Ucraina. E in serata Washington accusa: "Aerei da guerra russi
hanno violato in diverse occasioni lo spazio aereo ucraino nelle ultime 24 ore". Nessun segno di distensione dunque, mentre l'operazione militare contro i filorussi prosegue nel sud-est del Paese, la Russia rivendica il diritto a inviare militari per 'autodifesa'. E l'America, stando a quanto riferisce il segretario al Tesoro americano, Jack Lew, è pronta a intervenire se Mosca non farà un passo indietro. Per affrontare un tema che preoccupa la Ue, nel pomeriggio il premier italiano Matteo Renzi ha preso parte a una conference call con il presidente Usa Barack Obama, la cancelliera Angela Merkel, il premier britannico David Cameron e il presidente francese François Hollande sulla crisi e sulle strategie da seguire.

Mosca sotto accusa. Secondo il primo ministro ucraino Arseny Yatseniuk, che domani a Roma incontrerà Renzi e Papa Francesco, "Mosca vuole la terza guerra mondiale". "Il mondo non ha dimenticato la seconda guerra mondiale e la Russia vuole già iniziare la terza. Tutta la responsabilità per l'aggressione sul territorio ucraino e per la minaccia alla stabilità e alla sicurezza internazionali è della Russia", ha detto Yatseniuk. Il suo ministro degli esteri, Danylo Lubkivsky, parlando alla stampa alle Nazioni Unite, ha detto di temere un'invasione da parte di Mosca: "Abbiamo informazioni che ci dicono che siamo in pericolo - ha detto - . Proteggeremo la nostra patria da ogni invasione, ma la Russia deve mettere fine a questa follia"

Merkel: "Ulteriori sanzioni". La cancelliera tedesca, Merkel, ha espresso la sua profonda inquietudine sulla situazione in una telefonata al presidente russo Vladimir Putin. "Considerati i mancati risultati, dobbiamo pensare, e anche mettere in pratica, ulteriori sanzioni nell'ambito del livello due" stabilito dall'Ue, ha detto.
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Nuovi ammonimenti dagli Usa. Anche gli Usa sono pronti a intervenire. "La finestra temporale" per cambiare la sua linea in Ucraina "si sta chiudendo" e gli Stati Uniti sono pronti a varare nuove sanzioni per farle pagare un prezzo "crescente" per la "destabilizzazione" della repubblica ex sovietica, ha detto il segretario di Stato americano, John Kerry. "Se la Russia sceglie la strada della de-escalation, tutti noi ne saremo lieti", ha spiegato Kerry, "ma se non lo fa, il mondo garantirà che il prezzo per la Russia possa solo salire". Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov incontrando alcuni diplomatici.

Mosca ha replicato che non accetterà imposizioni "unilaterali" . Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov incontrando alcuni diplomatici. "La Russia aiuterà il processo di de-escalation del conflitto sulla base del compromesso di Ginevra, ma sottolineo che non ci potranno essere nei nostri confronti richieste unilaterali", ha detto il capo della diplomazia russa.

Scontri a Kramatorsk.
Secondo l'agenzia russa Ria Novosti, ci sono stati scontri anche nella città orientale di Kramatorsk. Le forze di sicurezza e le truppe di assalto ucraine hanno circondato Slavyansk, nell'est del Paese, per la seconda fase dell'operazione ''antiterrorismo''. Il ministro dell'Interno di Kiev, Arsen Avakov ha confermato che il governo va avanti contro "i terroristi", mentre il Cremlino rivendica il diritto di inviare i propri 'peacekeeper' secondo le norme internazionali, come ha riferito l'ambasciatore russo all'Onu, Vitali Ciurkin. L'articolo 51 della Carta dell'Onu "prevede l'autodifesa e noi - ha aggiunto - lo abbiamo applicato nel conflitto nel Caucaso nel 2008".
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Truppe alla frontiera. Le truppe russe impegnate nelle manovre militari a ridosso dell'Ucraina si sono spinte ad appena un chilometro dalla frontiera.  Mentre i filorussi dell'Ucraina orientale hanno approvato il quesito per il "referendum" che vorrebbero svolgere l'11 maggio nonostante gli scontri a fuoco tra insorti e forze fedeli a Kiev: "Sostieni - recita il testo - l'atto di indipendenza della Repubblica di Donetsk?"

Cpi apre inchiesta preliminare. Intanto il procuratore della Corte penale internazionale dell'Aia, la giurista gambiana Fatou Bensouda, ha deciso di aprire un'inchiesta preliminare sui crimini commessi in Ucraina negli ultimi tre mesi del regime di Viktor Yanukovich.